La genialità e l’estro di Pier Luigi Nervi sono un patrimonio di cui Firenze, l’Italia e il mondo stanno ancora godendo. Nervi, piemontese di nascita, deve tanto alla nostra regione perché proprio dalla costruzione del Ponte di Pomarance sopra il fiume Cecina (costruito nel 1920 ndr) iniziò la sua esperienza.
La prima opera divenuta, invece, di interesse internazionale fu proprio lo Stadio Berta, ora Artemio Franchi, di cui ancora adesso si parla. La casa della Fiorentina, infatti, oltre ad essere caso di studio per università ed esperti di architettura, è al centro del dibattito cittadino e non per capirne il futuro.
Intanto, proprio a Firenze, arriva una mostra dedicata a Pier Luigi Nervi. Alla Manifattura Tabacchi, infatti, apre al pubblico la mostra Pier Luigi Nervi Architettura come Sfida, un progetto di Associazione Pier Luigi Nervi Research and Knowledge Management Project (Bruxelles) e Laboratorio Nervi Politecnico di Milano (Lecco), co-prodotto da Manifattura Tabacchi, in partenariato con Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato.
La mostra racconta, a trenta anni dalla morte, le opere e la sua personalità. Progettista e al tempo stesso costruttore, Nervi emerge come uomo di cultura del suo tempo e si rivela essere stato non solo architetto e ingegnere, ma poeta-architetto e artista, incredibile innovatore e accorto impresario, uomo di cultura del suo tempo alla continua ricerca di una assoluta padronanza del mezzo tecnico per infondere la Bellezza nel costruito.
La mostra è divisa in 12 sezioni di cui dedicata proprio allo Stadio Berta. Di seguito le foto di Massimo Sestini proprio sui particolari dello stadio fiorentino. Ingresso libero dalle 10 alle 17.00. (Lun-Ven)
DARIO BALDI
