“Sto scrivendo al presidente Giani di poter ampliare la somma, per un risarcimento legato a San Valentino, ed essendo avanzati dei milioni sto chiedendo ufficialmente di dare un contributo al settore e di aumentare i 2500 euro a 4mila”: così il presidente di Fipe Confcommercio Toscana, Aldo Cursano, in un’intervista a Lady Radio. Dopo la beffa della zona arancione ratificata con poche ore di anticipo, i ristoranti hanno dovuto disdire i pranzi di San Valentino, con un duplice danno: i mancati incassi e le materie prime già acquistate e buttate via. Per questo Cursano chiede di portare da 2500 a 4000 euro il contributo regionale per i ristoratori, oggetto di un bando già molto controverso per via di alcuni requisiti che hanno limitato il numero di domande, fino a far avanzare circa 8 dei milioni già stanziati. Un avanzo che Cursano vorrebbe ridistribuire “rimpinguando” il ristoro.
Intanto ieri ci sono stati controlli e multe ai ristoranti aperti e ai loro clienti: in via Mugellese a Campi Bisenzio c’era un pranzo di compleanno con 40 persone, tutte multate così come il titolare del locale, che è stato chiuso per 5 giorni. A Firenze in via Giampaolo Orsini sono state multate 9 persone assembrate dentro un ristorante cinese che era chiuso col bandone abbassato. In via Baracca sono scattati i sigilli per la pizzeria “Tito”, locale simbolo della protesta dei ristoratori ribelli alle restrizioni: il titolare Momi El Hawi si ritiene vittima di una persecuzione.