Poche dosi, spazi inadatti, lunghe procedure che tolgono tempo alle visite dei pazienti: sono le perplessità più ricorrenti tra i medici di famiglia che, sulla base dell’accordo con la Regione, stanno iniziando a vaccinare con Pfizer gli ultraottantenni che hanno in cura. “Io ho 204 ultraottantenni, se ne faccio sei a settimana impiego quasi un anno”, riflette il dottor Antonio Romei, medico di base e coordinatore dell’Aft Talenti-Canova. Ascolta dal gr del mattino.