Questa mattina abbiamo ospitato l’Assessora al Comune di Firenze al Welfare e all’Educazione, Sara Funaro.
Visti i provvedimenti presi e i progetti intrapresi dal Comune, si può parlare di Modello Firenze?
Direi di sì, partiamo dai test nelle scuole. E’ dall’autunno che li facciamo per avere uno screening di scuole elementari e medie. I risultati sono stati chiari: su 19mila effettuati, 13 positivi. Il dato parla da solo. Anche nei casi fuori dal nostro screening, ci siamo confronti e possiamo affermare che non ci sono mai stati focolai partiti dalle scuole. Sono luoghi dove si rispettano le regole e questo è un dato importante.
In quanto responsabile Scuola Anci Toscana, sulla diatriba delle superiori cosa ne pensa? Priorità ai maturandi?
I ragazzi della Maturità è bene che abbiano priorità, l’abbiamo sempre sostenuto, la scuola in presenza è fondamentale. La D.A.D è utilizzabile in via emergenziale, i ragazzi hanno bisogno di presenza e relazione, rischiano di perdere troppo nel percorso formativo. Per le Superiori, il tema non è all’interno delle scuole, ma sull’entrata e sulle uscite. Per quanto riguarda questo, la Città Metropolitana con Prefettura e Comune ha fatto un gran lavoro. Con #backtoschool sono i ragazzi che diventano attori per far rispettare le regole, è un progetto estremamente importante, è un lavoro di responsabilizzazione.
Firenze ha sempre lottato per le tenere le scuole aperte, un chiaro segno per i giovani studenti che diventeranno cittadini del domani?
Ogni volta che ci sono stati i blocchi sulle scuole in presenza, abbiamo provato ad essere propositivi. L’ipotesi delle FFP2 negli autobus è per andare nella direzione delle elezioni in presenza per le superiori. Quando in Zona Rossa si sono chiuse le scuole del primo ciclo noi ci siamo preoccupati, qui c’è un tema di attenzione e di sostenibilità per le famiglie. Un conto è il lockdown totale, un conto è mentre tutti lavorano. Non tutti hanno possibilità di tenere in casa i bambini, quelli più piccoli devono avere supporto. Loro soprattutto dalla d.a.d apprendono una parte minima e perdono tantissimo, la nostra battaglia era collegata al fatto che nelle scuole non ci sono i focolai e sono aumentati i dati del disagio scolastico e dell’abbandono scolastico .
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