L’iniziativa in piazza Santo Spirito per festeggiare il 25 aprile era autorizzata: tuttavia, a quanto raccontano immagini, video e testimonianze, non si è svolta propriamente nel massimo rispetto dei criteri di sicurezza anti-covid. Con tante persone, pare duemila, era certo difficile evitare assembramenti: molto più semplice sarebbe stato indossare correttamente la mascherina, cosa che non tutti hanno fatto. Ai festeggiamenti si è accompagnata anche la mescita di alcolici, nonostante gli organizzatori – spiega il consigliere comunale Dmitrij Palagi – avessero rinunciato a effettuare la somministrazione come forma di “autofinanziamento”.
Difficile, come in altre occasioni, la convivenza con i residenti e i parrocchiani della Basilica di Santo Spirito: il comitato di residenti ha polemizzato anche per la mancanza di controlli, mentre il priore della Basilica, padre Giuseppe Pagano, ha delimitato il sagrato con alcune panche portate fuori dalla chiesa per fare da “barriera” contro i bivacchi e ha fatto risuonare le campane a oltranza. Duro anche il commento del presidente di Confartigianato Firenze Alessandro Sorani: “Sono sconvolto dalle immagini di piazza Santo Spirito, quel tipo di assembramento e di comportamento lo trovo un insulto alla festa della Liberazione”.