L’ex allenatore del Cagliari, del Torino e della Nazionale Gian Piero Ventura è intervenuto a Lady Radio durante il Radio Viola:
“Cagliari-Fiorentina? Senza dubbio c’erano ambizioni europee da entrambe le parti, e ci sono valori assoluti notevoli. Sono stati bravi, non dico a uscirne perché ancora non è certo, ma a procacciarsi serenità con le ultime vittorie. Semplici? Persona seria, lavoratore. Il problema è che quando la partenza non è felice bisogna avere un pochino di lungimiranza. Bravo lui, bravo Nicola ma bravo anche Iachini a rientrare in maniera inaspettata e far giocare la squadra con voglia e rabbia.
Vlahovic? Lo vidi in Primavera contro il Torino, dissi ad alcuni amici “se questo non sfonda in Serie A è finito il calcio”. È straordinario, sta maturando molto in fretta quando c’è chi non matura mai. È importante per la Fiorentina e può diventare importante per qualsiasi squadra.
Allenatore giusto? Nel calcio, l’allenatore giusto è quello che fa risultati. Gattuso ha lasciato qualche punto per strada, da un lato ha il miglior Napoli degli ultimi tempi, dall’altro tante indisponibilità e un rapporto non idilliaco con la società. È un campionato comunque sopra le righe, meglio al Napoli che non al Milan. Ed è un allenatore giovane… Se dovesse centrare la Champions ci sta anche che il Napoli ci ripensi.
In questo campionato abbiamo visto la conferma dell’Atalanta, che rimane assolutamente godibile. Con un paio di innesti in più, si può parlare sottovoce di Scudetto. Il Milan a tratti ha espresso un buon calcio, il Sassuolo ottimo. La vittoria dell’Inter è un inno al lavoro sul campo, poi non vedo grosse novità. Anche la costruzione dal basso, la facevamo vent’anni fa… E certo non così esasperata. Quando arrivò a Firenze Mancini fui vicino alla Fiorentina: se non lui, l’avrei presa probabilmente io. Nell’arco di una carriera ci può stare di incappare in un’annata storta, non esiste un tecnico che vince sempre. Chi sta dentro il calcio lo sa benissimo”.