“Dal prossimo anno scolastico lavoreremo per far utilizzare gratuitamente la tramvia per gli studenti ma non solo, stiamo preparando un piano molto più articolato che tenga conto anche del problema dello sforamento del biossido di azoto della nostra città”. Lo ha detto Dario Nardella intervistato stamani a Lady Radio. Il sindaco di Firenze ha anche liquidato la presa di posizione di Icomos, organismo consultivo dell’Unesco che, come rivelato da Repubblica, in una lettera al ministero ha espresso fortissime riserve sul progetto di Arup per il restyling del Franchi. “Noi stiamo correndo come l’Alta velocità. In queste ore si è conclusa la gara pubblica per l’affidamento della progettazione esecutiva e l’avvio dei lavori, quindi noi siamo ormai oltre il punto di non ritorno. Lo stadio Franchi si farà”, ha dichiarato il sindaco, rivelando poi l’esistenza di diversi contatti e interessamenti di investitori pronti a realizzare anche il vicino parco urbano del Campo di Marte con gli spazi commerciali e l’hotel.
Novità sul fronte dello “scudo verde“, rispetto all’idea originale di far pagare un ticket per consentire l’ingresso dei mezzi più inquinanti: “Non è previsto nessun pedaggio, servirà per individuare i veicoli che oggi non possono circolare”. D’altra parte, se l’alternativa all’auto dovrebbe essere il bus, Nardella resta polemico con Autolinee Toscane: “non siamo ad un livello adeguato del servizio”.
Sorpresa sul Maggio Musicale e la notizia dell’allargamento dell’inchiesta: “Non ci risulta. I criteri di uso di questo fondo per abbattere il debito consolidato del teatro devono essere ancora dettagliatamente scritti dal ministero, questo è il punto di fondo. Finché non sono scritti in modo dettagliato dal ministero non si può avere la certezza di come si può usare questo fondo”.
Sulla sicurezza “alle Cascine sono stati ripetuti interventi delle forze dell’ordine perché col prefetto abbiamo deciso di fare un giro di vite proprio sulle Cascine con blitz che hanno portato a fermi e arresti”. Ma poi serve un sistema di rimpatri: “Per questo sono favorevole in Toscana alla realizzazione di un Cpr“. E il presidente della Regione che ne pensa? “Non ho mai sentito da Giani parole di contrarietà rispetto ad un progetto del genere: credo che a lui stia a cuore il tema della sicurezza”. Nardella apre anche alla legalizzazione delle droghe leggere: “In parte risolverebbe il problema dello spaccio ma non può essere usato come una bandiera ideologica: ci vuole un pacchetto complessivo. Se c’è una riforma complessiva si può anche ragionare sulla legalizzazione delle droghe“.