Dal primo agosto scattano i rincari di Autolinee Toscane. Adeguamenti all’inflazione per biglietti e abbonamenti riguarderanno sia il servizio urbano che le tratte extraurbane. Ad esempio chi oggi a Firenze e negli altri capoluogo di provincia paga 1 euro e 50 per il biglietto urbano, dovrà sborsarne 1 euro e 70. Quello via sms passerà da 1,80 a 2 euro, quello a bordo da 2,50 a 3 euro, mentre il “carnet” da 10 biglietti passerà da 14 a 15,50 euro. Stesso discorso per gli abbonamenti: se oggi il mensile costa 35 euro (28 con isee), tra una decina di giorni crescerà a 38,70 (31 con Isee). Medesima sorte anche per l’annuale ordinario che sale da 310 a 342,80 euro, per l’annuale con Isee (da 260 a 287,50 euro) e per l’annuale studenti (da 252 a 278,70 euro quello ordinario, da 200 a 221,20 quello con Isee). Poiché i titoli di viaggio sono gli stessi, i ritocchi non risparmieranno i passeggeri della tramvia. Era dal 2018 che il biglietto (allora c’era l’Ataf) non lievitava, per un ritocco del mensile bisogna addirittura tornare indietro di 13 anni. Ma d’ora in poi scordiamoci periodi così lunghi di prezzi stabili: ogni anno è prevista infatti una revisione in base all’inflazione e ad altri parametri (ricavi, finanziamenti aggiuntivi), un po’ come avviene per i biglietti e gli abbonamenti ferroviari: lo prevede il contratto di servizio con Autolinee Toscane. Aumenti dal primo agosto anche per le tariffe extraurbane: ad esempio il biglietto di fascia 20-30 km passa da 3,50 euro a 3,90, l’abbonamento mensile da 58,50 a 64,70. In linea di principio, agli importi calcolati sull’inflazione sono stati applicati arrotondamenti ai 10 centesimi in difetto se inferiori a 5 centesimi e in eccesso se superiori a 5 centesimi.
La tabella completa dei nuovi prezzi è qua.