Questo articolo è ripreso dal sito La Nazione
Sandro Cioni, capogruppo del Centrosinistra per Serravalle, ha co-firmato l’ordine del giorno (insieme al capogruppo di maggioranza Stefano Agostini) che chiede al consiglio comunale di esprimere la propria contrarietà dinanzi all’ipotesi (che emergerebbe dal Piano regionale) di conferire rifiuti solidi urbani all’interno delle discariche finora deputate al trattamento esclusivo di rifiuti speciali, come quella di Fosso del Cassero. A detta del Partito Democratico di Serravalle però, la sua posizione non rispecchia né quella del gruppo consiliare né quella del partito. E i vertici “dem” hanno criticato duramente l’iniziativa del loro stesso capogruppo: è presto per dire se si sia trattato di un semplice “cartellino giallo” o se possa essere l’incipit di una spaccatura più profonda all’interno della minoranza, ma saranno i prossimi giorni a dare una risposta.
Di certo c’è che il nuovo ordine del giorno sulla discarica, protocollato nei giorni scorsi dai due consiglieri, sta già facendo discutere ancor prima della discussione in aula (che dovrebbe concretizzarsi nella seduta di domani). Alla base di quest’ultimo documento ci sarebbe la bozza del Piano regionale dei rifiuti che potrebbe a quanto pare a prevedere “il parziale riutilizzo di volumetrie di discariche autorizzate ai soli rifiuti speciali, previa necessaria modifica degli atti autorizzativi”. Il timore del centrodestra è quindi che, con queste premesse, anche il sito del Cassero possa ricevere in futuro rifiuti urbani. Una prospettiva che secondo il vice-sindaco Federico Gorbi avrebbe un impatto devastante sul territorio, fra miasmi e il serio rischio che i rifiuti in questione attirino roditori e gabbiani.
A seguito della firma dell’odg, lo stesso Cioni si era lamentato del mancato coinvolgimento degli enti locali e della cittadinanza da parte della Regione, per confrontarsi su questa opzione. Un’uscita dalla quale la sezione di Serravalle del Pd ha però preso le distanze. “L’iniziativa di Cioni è avvenuta senza il coinvolgimento né del gruppo consiliare di centrosinistra né del Partito Democratico, che ritiene la decisione arbitraria e non condivisibile – fanno sapere i dem –. Siamo disponibili a ogni tipo di confronto, ma non a prestarsi alle strumentalizzazioni. Come quella avviata purtroppo a seguito di una scelta non ponderata, perché frettolosa, da parte di Cioni. Sulla questione, tutta da verificare, oggetto dell’ordine del giorno, sarà avviato un confronto in piena sinergia con il gruppo consiliare – aggiungono –. Siamo certi che le prossime posizioni dei singoli consiglieri saranno frutto di un confronto approfondito, nel segno della condivisione, della trasparenza e del bene dei cittadini”.
I dem non sembrano insomma aver gradito, per usare un eufemismo. E lo conferma il fatto che nessuno dei protagonisti della vicenda abbia voluto aggiungere altro, per il momento. Saranno insomma le prossime ore a svelare se questa potenziale “frattura” possa essere ricomposta o meno senza strascichi.
Giovanni Fiorentino